Uccellino a terra: cosa fare ?

È possibile imbattersi in uccelli ancora giovani caduti a terra, ma come ci dobbiamo comportare in questi casi? ecco qualche consiglio utile.

Abruzzo| gole di san Venanzio | Cosa fare (e non fare) se si dovesse incontrare un uccello a terra?

1. Valutiamo il suo stato di salute: Se il volatile non è ferito è probabile che si tratti di un giovane che ha da poco lasciato il nido. Niente paura, è tutto sotto controllo! In questa fase, infatti, i giovani uccelli stanno facendo le prime “prove di volo” e, anche se non sembra, sono controllati dai genitori poco distanti. Inoltre i richiami del piccolo servono alla madre per localizzarlo e poterlo imbeccare (nutrire!). Il rischio che si corre è quello di, credendolo in difficoltà, prelevarlo dal suo ambiente nonostante sia tutto nella norma. L’unica accortezza che potremmo avere è di spostare il piccolo uccello in un posto più riparato poco distante così da proteggerlo da eventuali predatori e allo stesso tempo tenerlo a “distanza di ascolto” dalla madre.

Nel caso di animali invece feriti, non in grado di volare e/o adulti è bene rivolgersi al Comando Stazione dei Carabinieri Forestali più vicino (contattando telefonicamente il 1515) oppure ad un Centro di recupero della Fauna Selvatica che sapranno meglio come intervenire.

2. Distinguiamo gli adulti dai piccoli: A grandi linee e senza entrare troppo nello specifico, potremmo facilmente distinguere un giovane uccello da un adulto sulla base di alcune caratteristiche, per esempio se già presentano penne queste ultime sono comunque molto corte e con l’astuccio alla base che le origina ancora ben evidente, o, soprattutto per i rapaci, presenza di un folto piumino bianco.

3. Gli uccelli di città: Le specie più facilmente riscontrabili in città o in piccoli paesi sono: Rondini, Rondoni, Balestrucci, Merli, Cince, Colombi e talvolta Ghiandaie oppure Rapaci come Civette o alcuni Falchi.

Attenzione!

E’ bene ricordare che la detenzione di animali selvatici è considerata reato ai sensi della Legge 157/92. Per cui è assolutamente vietato portare a casa un uccello raccolto sul campo. L’unica eccezione, se pur per brevi periodi, sussiste qualora non sia possibile portare immediatamente l’animale presso un Centro adeguato e quindi è opportuno, nel frattempo che non venga preso in cura da esperti, somministrare acqua e cibo, magari a base di carne tritata finemente o semi.